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Il violentissimo
terremoto che il 24 agosto 2016 ha devastato il Centro Italia, squarciando e
divorando interi paesi del Lazio, delle Marche e dell’Umbria, ha cancellato
anche la bella città di Amatrice, famosa "Capitale" degli spaghetti
all'amatriciana. Questo ridente borgo appenninico, ricco di storia, di arte e
di cultura, immerso in un ambiente grandioso e suggestivo alle pendici dei
Monti della Laga nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel
2015 era entrato a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
La bella cittadina, fino al 1927 apparteneva alla provincia dell’Aquila e in quell’anno fu annessa alla nascente provincia di Rieti.
La bella cittadina, fino al 1927 apparteneva alla provincia dell’Aquila e in quell’anno fu annessa alla nascente provincia di Rieti.
La notte del 24
agosto, il sisma ha distrutto il magnifico borgo appenninico, divorando vite
umane e riducendo il paese ad uno straziante accumulo di macerie.
Il video mostra
lo scenario apocalittico con le drammatiche immagini della distruzione,
accompagnate dalle note dolenti del canto "Amatrice Patria mia Diletta” dilaniata
da sisma composto dal M° Camillo Berardi su versi di Monsignor Luigi
Aquilini, illustre storico amatriciano e cultore della montagna.
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