CARTA DI PIO FONTICULANO 1575

CARTA DI PIO FONTICULANO 1575
SULLA PIAZZA DI S.SILVESTRO SI SCORGE PALAZZO BRANCONIO, PALAZZO CIAVOLI-CORTELLI E IL PALAZZO DEL DUCA DI COSTANZO-CAMERINI CON IL RETROSTANTE ORTO - SITUAZIONE DOPO IL TERREMOTO DEL 1349 MA PRIMA DI QUELLO DEL 1703

LE CARTE ANTICHE PARLANO DI VIA GARIBALDI

LE CARTE ANTICHE PARLANO DI VIA GARIBALDI
LA CARTA DI PIO FONTICULANO DA PALAZZO BRANCONIO A VIA GARIBALDI -

venerdì 21 settembre 2012

NOTIZIE SULLA VITA AQUILANA - POST TERREMOTO - ARREDI PALAZZO PICA ALFIERI -







VITA AQUILANA
SPIGOLANDO NEL WEB HO TROVATO QUESTA NOTIZIA
COME MAI IL MINISTERO DEI BENI E ATTIVITA’ CULTURALI
NON HA RITENUTO DI ESERCITARE ALCUNA PRELAZIONE?

LA NOTIZIA:
Genova, 14 feb 2011 - Wannenes Art Auctions apre il 2011 con un'asta di antiquariato l’1 marzo a Palazzo del Melograno. Battuta nei saloni della sede genovese l'asta 82. Per ragioni evidenti non si tratta di una house sale, ma l’unicità della provenienza e la ricchezza del catalogo l'avvicina molto a quelle coinvolgenti vendite. Il catalogo 82 raccoglie tutti gli arredi dell’avito Palazzo della famiglia aquilana Pica Alfieri.

ASTA 82 - GLI ARREDI DI PALAZZO PICA ALFIERI
Il Palazzo Pica Alfieri de L’Aquila occupa un lato di piazza Santa Margherita e guarda su via Bafile, come molte delle strutture storiche del centro della città abruzzese torna spesso nella cronaca più recente per le drammatiche conseguenze del sisma del 6 aprile 2009. L’attuale architettura d’impronta fortemente barocco aquilana è frutto dei rifacimenti che si sono resi necessari a causa dei crolli provocati dal terremoto del 1703. Due eventi che hanno modificato radicalmente l’aspetto strutturale dell’edificio ma non ne hanno cancellato la storia, e la memoria di ospiti illustri come la Regina Giovanna I d’Aragona che vi dimorò nel 1493.
Il Palazzo entra nelle proprietà della Famiglia Alfieri nel 1685 quando Ludovico lo acquista dal principe Maffeo Barberini e aggiunge il cognome Pica esattamente 100 anni dopo, nel 1785, quando Eusebia Alfieri sposa Giannantonio Pica. Nel 1806 la nuova famiglia avrà l’onore di organizzare nei saloni del Palazzo un ricevimento per il Sovrano del Regno delle due Sicilie Giuseppe Napoleone.
Non è difficile immaginare gli ospiti che si muovono nei saloni illuminati dalla luce delle candele che si riflettono in mille bagliori nelle specchiere dorate… di cui una suite di quattro veneziane (stima 40/60.000 euro) saranno battute da Wannenes l’1 marzo. I lotti, un susseguirsi di arredi che testimoniano la lunga tradizione e i fasti di questo Palazzo nobiliare, comprendono salotti completi di divani poltrone e poltroncine, tavoli e sedie, cassettoni, consolle e credenze. Parte integrante del catalogo la ricca e completa pinacoteca composta da oltre 50 dipinti tra i quali figurano una serie di sei battaglie ad olio su tela di Girolamo Cenatiempo ( stima 36/48.000 euro), la Deposizione, olio su tela, di Pompeo Cesura (stima 20/ 30.000 euro) e uno straordinario gruppo di 11 dipinti di Vasi di fiori di diverse misure eseguiti da Francesco Lavagna (stima 35/50.000) tutti con cornici originali.

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